FRASSINO

L'ALBERO CHE ATTIRA LE SAETTE....


STORIA E CURIOSITA':

Il nome Frassino potrebbe derivare da fragor che in latino significa rumore, fragore, questo perché in Grecia il Frassino era un albero dedicato a Poseidone, dio che controllava i terremoti e i fulmini.

Secondo il mito greco era proprio il Frassino l'albero in grado di attirare le saette.

Il nome excelsior invece sta a significare "più alto", forse per distinguerlo dal Fraxinus ornus.
Anche presso i celti i Frassini erano alberi sacri e simboleggiavano la rinascita.

Noto già nell'antica Grecia, dove i medici Ippocrate e Teofraso lo raccomandavano come pianta diuretica; Dioscoride invece descrive il Frassino come pianta da usare contro il morso dei serpenti. Di questa proprietà, non è presente alcun dato scientifico che ne dimostra l'efficacia, ma tuttavia è un'indicazione che viene riportata anche all'interno della farmacopea Callawaya-Bolivia.

La droga della pianta è costituita principalmente dalle foglie adulte e dalla corteccia di giovani rami; in passato venivano utilizzati anche i semi, a cui venivano attribuite proprietà analoghe a quelle delle foglie.

Questi al loro interno contengono un olio essenziale e un olio grasso dalla composizione simile a quella del girasole.

IN CESTERIA

In cesteria si utilizzano i giovani fusti o i rami lunghi, diritti e poco ramificati, interi per fare i manici e spaccati  in listelli per le "stecche" (l'ordito del cesto veneto).

RACCOLTA: i fusti del diametro di circa 30 mm si tagliano in inverno, quando il ciclo vegetativo è fermo. Mentre per la preparazione dei manici si usano rami del diametro di 18-20 mm.

PREPARAZIONE: i fusti vengono lasciati riposare qualche settimana, in un luogo asciutto e areato, interi o già spaccati a metà (incidendo a metà la parte più spessa del bacchetto e muovendo poi la lama da un lato e dall'altro, in modo che con la leva della lama le due metà si allontanino spaccandosi da sole, e percorrerlo così fino alla fine).

I listelli di Frassino possono essere preparati "sfogliando" il fusto (vedi foto in alto), oppure con appositi attrezzi (vedi foto a lato)

LA PIANTA: IL Fraxinus excelsior  è un albero che può raggiungere i 40 metri di altezza. La corteccia è di colore grigio chiara e presenta delle fessure.

Ha tronco dritto e slanciato, chioma leggera e poco ramosa di forma inizialmente ovale, successivamente arrotondata. Il fusto può presentare delle biforcazioni conseguenti alla perdita della gemma apicale per gelate tardive o attacchi di insetti. 

Le foglie sono imparipennate, con margine dentato e dal colore verde scuro lucido.
Le perule delle gemme apicali (foglie trasformate con la funzione di proteggere la gemma) sono nere (carattere distintivo nei confronti di altre specie di Frassino che presentano invece gemme di colori tendenti al grigio o marrone).
I fiori sono riuniti in grappoli penduli biancastri. Spesso sono privi di calice e di corolla e presentano le antere di colore rosso porpora.

La fioritura avviene in primavera avanzata.

Il frutto è una samara lanceolata lunga circa 5 cm, di un verde più chiaro rispetto le foglie.

Oltre al  Frassino maggiore, vi è il Fraxinus ornus L. il cosiddetto Orniello o Frassino da manna (o da fiore), dal quale si ottiene la manna che è un essudato zuccherino ottenuto per incisione della corteccia.


Giovanni Claudio Zuffo - Mirandola Elis -  VERONA - 349 140 9169 
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