Chi siamo

«Impariamo dal passato, viviamo nel presente e crediamo nel futuro».

Cajus et Elix 

CESTAI PER PASSIONE

Dopo aver riscoperto forme, usi e nomi dei cesti che hanno aiutato la vita agricola dell'uomo e della donna per migliaia di anni ci siamo posti l'obiettivo di divulgare le conoscenze apprese dagli anziani depositari di un sapere antico che rischia di essere dimenticato con la scomparsa dell'ultimo cestaio.

Le nostre dimostrazioni riprendono le antiche tecniche di lavorazione dei materiali vegetali utilizzati da artigiani e contadini locali per la creazione di manufatti usati per la semina, raccolta, trasporto e lavorazione dei prodotti della terra.

Con il nostro banco in legno e canapa, attorno al quale operiamo, rievochiamo gli antichi gesti compiuti nell'uso degli attrezzi auto costruiti (riprodotti da iconografie e reperti) quali la "cavra" ed " el cortel a du maneghi" per la lavorazione del legno (castagno, frassino e nocciolo) impiegato per la costruzione dell'ordito del "sesto" della Lessinia di origine Cimbra, del "Derlo" e della "Sgorbiola".

Cajus & Elix



perchè

CAVAGNARIUS

Cavagnarius era colui che costruiva la Cavagna

(da c a v a n e u m, probabilmente derivato da cavus).


da un estimo Visconteo....

Cavagnarius era un artigiano "al soldo" del Visconti che costruiva e riparava la cesteria utilizzata nei poderi. Il termine deriva probabilmente da cavàgna, un canestro fatto di strisce di nocciolo o larice, intrecciate su uno scheletro in verghe della stessa essenza. È di grosse dimensioni ed ha il fondo arrotondato e gli angoli smussati; veniva usata per il trasporto di uva o verdure e di alimenti, o anche come semplice contenitore. È provvisto di manico che si infila sotto il braccio per facilitarne il trasporto.

Il cavàgn è inferiore per dimensioni ed è costituito da una base ovale nella quale sono poste le verghe di salice per l'intreccio che si svasa verso l'alto. Veniva utilizzato per contenere qualsiasi cosa, come la cavàgna, o per riporvi la merenda che i contadini consumavano sul posto di lavoro. In questo caso era provvisto di coperchio.

CAVAGNA

Altri manufatti con lo stesso nome

Guardandoci un po attorno scopriamo che diverse tipologie di cesti vengono chiamati con questo nome o con nomi simili. Ad esempio in E. Romagna=cavagn, Gavagn; in Lombardia= caagn, Cavagn, cavàgn (Stazzona VT), cavagna, Cavagnìn;Piemonte= cavagn, Cavagna; Sardegna=cavàgna, gavàgna, cavània (molto grandi), cavagnu (Tabarchino);Trentino Alto Adige=Kavàgn (Val Rendena); Valle d'Aosta=gavagnon. 

Nel Varesoto la "cavàgna" veniva usata per la semina ed era fatta con una cassetta di legno rettangolare, leggermente conica con il manico in legno di castagno o salice, si riempiva con sementi specifiche, grano, segale, avena, orzo, miglio ecc. Quando il terreno era già arato e spiattato, si camminava a passo cadenzato con al braccio sinistro la "cavàgna" e con la mano destra ad ogni passo si prendeva una manciata di semenze e la si spargeva a ventaglio. 

La Cavagna è anche un particolare contenitore realizzato in canna che viene utilizzato per mettere in forma la ricotta e altri formaggi, per il loro trasporto o per fare sgocciolare il formaggio.

In Sicilia le cavagne vengono realizzate tagliando la canna secondo della grandezza del contenitore da realizzare e chiusa in cima da un anello e fermando la punta con del filo di ferro.
Oggi  questi particolari contenitori sono di plastica. 

Giovanni Claudio Zuffo - Mirandola Elis -  VERONA - 349 140 9169 
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