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CORSI di FORMAZIONE II° LIVELLO
Avanzato
CESTERIAa"Fondo rotto" ; a "Fasci"; a "Coste " o ad "Archetti"
I manufatti descritti in questa sezione, vengono definiti a "fondo rotto" dato che la struttura del fondo, rispetto alla tecnica d'intreccio detta a "fondo intero", presenta un'interruzione di continuità tra il "fondo" e le "pareti".
Infatti per l'ordito del fondo si utilizzano spezzoni di salice (detti "portanti"), mentre per l'intreccio delle pareti vengono inseriti successivamente alla formazione del fondo, altri vimini detti "montanti" (uno per ogni estremità dei "portanti").
PANIERE
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DESCRIZIONE: il manufatto,
realizzato interamente con rami di salice, è un cesto rotondo di medie dimensioni (20 cm base ,13 cm di
altezza e 25 cm di larghezza all'orlo ). Le fasi di intreccio prevedono:
realizzazione del fondo, inserimento dei montanti, alzata con intreccio a tre, "corale" e treccia di
chiusura.
Grado di difficoltà: abbastanza impegnativo (richiede una buona manualità)
Tempo necessario per l'apprendimento: 1 giorno
Orario: 9.30-13.00 14.30-18.30
Contenuti: Lezione teorica: scelta del
materiale per l'intreccio del fondo; le diverse tipologie d'intrecci.
Lezione pratica: esecuzione di un paniere in
salice a fondo rotto (diametro 20)
(con dispensa illustrata formato .pdf
POLACHINO
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DESCRIZIONE: questo cestino nordico, che abbiamo chiamato "Polachino", presenta una singolare chiusura del bordo che sale obliquamente terminando con l'affrancamento attorno ad un manico in legno (chi lo desidera può portarselo da casa: una radice, un pezzo di bambu', un ramo storto...diam.20-30 mm lunghezza 350 mm).
Difficoltà: adatto anche a chi è alle prime armi con l'intreccio dei salici
Tempo necessario: una giornata
Orario: 10.00-13.00 14.00-17.00
Contenuti:
Lezione teorica: scelta del materiale per l'intreccio (tempo di raccolta,
preparazione, varietà, ecc). Spiegazione delle diverse parti del cesto e delle
tipologie d'intreccio utilizzate.
Lezione pratica: esecuzione di un cesto in salice a " fondo rotto" (diametro 22 cm) - con chiusura del bordo con tessitore a perdere ed affrancamento del manico in legno al bordo.
Manufatti a fondo rotto - a fasci
I manufatti descritti in questa sezione, oltre al caratteristico "fondo rotto" presentano la tecnica costruttiva cosiddetta "a fasci" . Infatti per la formazione dell'alzata, si utilizzano fasci di salici che vengono intrecciati tra loro, creando un effetto "a vista" del contenuto che risulta "arieggiato" dagli spazi che rimangono nell'intreccio.
PANIERA AD ARCHI
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Manufatti a fasci
Anche i manufatti presenti in questa sezione sono interamente composti da fasci di salici da vimini. Ogni fascio viene formato da un numero stabilito di vimini che, dall'inizio fino alla fine dell'intreccio, non abbisognano di nessuna aggiunta.
PANIERA CELTICA
![](https://162dc13a38.cbaul-cdnwnd.com/df46889340c4bcb13968a6f47f926836/200000207-644a86544c/IMG_20161121_113540.jpg?ph=162dc13a38)
DESCRIZIONE: Questa paniera, molto originale, diversamente da altre paniere, non ha
alcuna aggiunta di materiale essendo intrecciata dall'inizio alla fine con lo
stesso numero di tessitori. La paniera decorativa a fasci viene chiamata "celtica" in quanto richiama i nodi celtici
circolari che rappresentano simboli dei cicli della vita o dell'eternità, ma
vengono anche intesi come un segno di unità. Solitamente viene usata come
portapane o portafrutta. Ha un diametro di circa 30 cm.
Grado di difficoltà: abbastanza impegnativo (richiede un minimo di manualità)
Tempo necessario: mezza giornata
Orario: 9.00-13.30
Contenuti:
Lezione teorica: descrizione del manufatto.
Lezione pratica: predisposizione dei fasci su tavolo speciale, intreccio dei tessitori secondo lo schema proposto. Serraggio dei tessitori e formatura della paniera.
Z A R Z O
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Descrizione: Lo zarzo più che un cesto è una tecnica d'intreccio tipica delle Asturie (una regione spagnola situata nella costa settentrionale) Le sue origini rimangono sconosciute anche se si pensa che fosse un semplice vassoio fatto di nocciolo usato per tenere i formaggi locali a stagionare.
Questo intreccio molto antico, che veniva utilizzato nelle campagne, ha rischiato di essere dimenticato fino a quando non comparve in un'illustrazione di un libro di cesteria spagnola (Cesteria tracional iberica di Bignia Kuoni).
Grazie alla curiosità di altri cestai, sempre alla ricerca di tecniche d'intreccio intriganti come questa, lo zarzo approdò in Danimarca dove con il tempo e le contaminazioni, ne sono state fatte tantissime varianti quella che proponiamo non è che una di queste.
Grado di difficoltà: abbastanza impegnativo (richiede un minimo di manualità)
Tempo necessario: 1 giorno
Orario: 9.00-13.00 14.30-18.00
Contenuti: Lezione teorica: descrizione del manufatto.
Lezione pratica: predisposizione dei fasci su tavolo, intreccio dei tessitori secondo lo schema proposto. Serraggio dei tessitori, formatura del manico.
Manufatti a coste o archetti
O manufatti presenti in questa sezione sono definiti "a coste" in quanto prima dell'intreccio viene eseguita la struttura (lo scheletro) con ramoscelli di sanguinella, di nocciolo, di olivo oppure di frassino. La sagomatura dei vari modelli (ovali, rotondi o ad arco) viene eseguita tramite l'ausilio di apposite forme e sagome.
CORBELA
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Questo manufatto, originariamente intrecciato con strisce di nocciolo, deve il suo nome alla parola latina "corbula" diminutivo di corbis, cesta in uso fin dall'epoca repubblicana di Roma.
Dalle fonti letterarie si ricava inoltre che originariamente il manufatto si articolava in tre "scale": la corbis, la corbula e la corbicola ciascuna delle quali assolveva, nell'ambito delle svariate attività agricole in cui era impiegata, una funzione predominante in rapporto alla capacità. ( P. Scheuermeier, Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato in Italia e nella Svizzera italiana e retro-romanza, I, Milano, 1980, p.154, fig.350)G O N D O L A
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Descrizione: Questo manufatto molto originale, appartiene alla categoria cosiddetta a "coste". L'ordito infatti, risulta formato da una serie di cerchi ottenuti con rami di "sanguinella" (Cornus sanguinea) e da alcuni archetti che vengono inseriti durante l'intreccio in trama dei tessitori in salici da vimini.
Grado di difficoltà: richiede buona manualità.
Tempo necessario: 1 giorno
Orario: 9.00-13.00 14.30-18.00
Contenuti: Lezione teorica: descrizione del manufatto e dei materiali.
Lezione pratica: formatura dell'ordito tramite realizzazione di n.5 cerchi e 3 archetti, legatura e tessitura con salici da vimini
C O J R O L A
![](https://162dc13a38.cbaul-cdnwnd.com/df46889340c4bcb13968a6f47f926836/200000179-8c28e8d226/20151219_162143~2.jpg?ph=162dc13a38)
Descrizione: questo manufatto probabilmente deve il suo nome all'uso per il quale veniva intrecciato: la raccolta delle ciliege .
"Cogliere" deriva infatti dal latino collĭgĕre, infinito presente attivo di colligo usato in particolare quando si deve staccare o strappare da una pianta un frutto.
Ma questa "mezza cestella da cintura", viene chiamato anche con altri nomi, a seconda del luogo dove veniva usato ("Sgorbiola": Molina di Fumane; "Gremal": Brenzone sul lago di Garda; "Bigarol": Illasi) .
Anche questo manufatto appartiene alla categoria cosiddetta a "coste". La scheletratura è infatti costituita da diversi ramoscelli (sanguinella o frassino) incurvati ad archetto da inserire nel tronchetto di legno che funge da supporto. Al centro di quest'ultimo viene ricavato un foro passante che serve, attraverso l'uso di un piolo in legno, per agganciarlo alla cintura dei pantaloni. Le dimensioni sono variabili a seconda dell'uso. Per l'intreccio invece vengono usate strisce di nocciolo "Sine" che vengono ricavate da polloni di nocciolo attraverso un'abile lavoro di estrazione manuale che coinvolge mani e ginocchia.
Grado di difficoltà: richiede buona manualità.
Tempo necessario: 2 giorni
Orario: 9.30-13.00 14.30-18.30
Contenuti: Lezione teorica: descrizione del manufatto e dei materiali.
Lezione pratica: formatura del legno portante, delle coste, tramite realizzazione di archi, estrazione delle sine di nocciolo, intreccio